che sia ancora inverno è evidente, perché nel primo pomeriggio le vostre ombre si allungano sul marciapiede come se fosse quasi il tramonto. se sia alba, o tramonto, o l’altezza massima che il sole può raggiungere per voi, il limite che non può oltrepassare, non lo sai. certo le ombre sono più libere di voi, perché possono convergere dove voi non potete, e toccarsi sull’asfalto quando voi non vi sfiorate. e cammini e le guardi, e si direbbero attaccate, mentre tra voi ci sono sempre quei centimetri di sicurezza che il sole cancella quando vi colpisce alle spalle. pugnalati alla schiena da una luce che crea un contatto assente. ti diverti a oscillare un po’ per vederle avvicinarsi e allontanarsi, sfiorarsi e lasciarsi. le ombre vivono in un’altra dimensione, dove è più facile essere felici. poi lasci che restino a contatto, e le guardi camminare abbracciate, e ti chiedi cosa si stanno raccontando, e capisci che loro parlano quando voi state in silenzio, e restano zitte quando voi parlate, e forse vi ascoltano, vi commentano. e poi ridono di voi. senza malizia, con l’affetto per queste due creature solide, che camminano in verticale invece di scivolare sdraiate, che fanno fatica a superare la gravità e l’attrito invece di lasciarsi galleggiare, che hanno così tanti colori che non sanno usare, che non sanno fondersi. dobbiamo sembrare davvero strani e affaticati e scuri, noi, guardati in controluce dalle nostre ombre.
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9 commenti:
Sei davvero in stato di grazia. Te lo dico perché magari non te ne rendi conto.
più che non rendermene conto, me mi sembra proprio il contrario. però grazie, bandini.
ti mando per mail un link che ti farà felice.
Ombre fresche, sì... sembrano portali verso altre ommbre, per come ne canti.
eh, ppp, io ne so, di ombre, ormai. il fatto è che anche loro ne sanno parecchio di me.
che pero' poi se fai il sito tutto bianco, pure le ombre tendono a restare un attimino fregate
hai ragione, ora dovrebbe essere più adatto. che poi mica è facile ristrutturare un albergo, si va un po' a tentativi.
oh, di nuovo auguri, pe(l)la.
adesso si!
auguri perche'?
per il bar. niente, voi uomini per date e compleanni siete negati, non c'è speranza; pure quando ve ne ricordate poi ve ne scordate un decimo di secondo dopo. tsk.
eppero' dimenticarsi di un proprio compleanno ha una certa grandiosita'
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