ho fatto leggere il romanzo a due persone. non vorrei aprire un dibattito sul realismo magico, ma la sua prima caratteristica è la realtà (no, non la magia: proprio la realtà). che poi è questo che distingue il realismo magico dal fantasy: è reale. stranuccio, magari, ma reale. per cui, presempio, se si parla di un bastone della pioggia, incredibilmente si tratta proprio di un bastone della pioggia. ok, magari parla, mentre in un altro romanzo non parlerebbe; ma resta un bastone della pioggia.
comunque, la settimana scorsa stavo chiacchierando con lettore 1, e intanto facevo disegnini su un foglio (lo faccio sempre); lui mi chiede, cosa stai disegnando?, e io, questo è l’albero di natale nano, questo è il kanji di libro, questo è il bastone della pioggia, quest... e lui: cioè, il bastone della pioggia è un bastone della pioggia?! io pensavo fosse un ombrello! e io: ...
due giorni dopo stavo in macchina con lettore 2, e gli dico ridendo, ma sai che lettore 1 era convinto che il bastone della pioggia fosse un ombrello? e lui, sconcertato: perché, non è un ombrello?!
ora ho due strade, e sono indecisa. se mai qualcuno dovesse pubblicarmi il romanzo (che comunque non è che sia incentrato sul bastone della pioggia, eh) posso scegliere se fare la premessa dell’autore, quella roba in genere serissima in cui l’autore spiega specifica approfondisce blatera etc etc, e scrivere: scusate, era solo per avvertirvi prima che il bastone della pioggia non è un ombrello, è un bastone della pioggia. oppure, aspettare e fare il colpo di scena alla fine del romanzo: cambio il finale, cancello tutto l’ultimo capitolo, e chiudo con l’incredibile rivelazione che il bastone della pioggia è davvero un bastone della pioggia. sconcerto fra i lettori.
nel frattempo il bastone della pioggia ha messo su un’aria un po’ offesa.
4 commenti:
io invece difenderei la doppia identità come cifra stilistica (il doppio e la maschera).
fondamentalmente un ombrello non è altro che un bastone della pioggia scarico e con l'impermeabile.
(io invece sono uno strumento musicale che fa parte della categoria degli idiotofoni)
Ma se lo sanno anche i polli che il bastone della pioggia è quel sostegno al quale la pioggia s'appoggia (s'appioggia) quando è stanca. E non dico polli in senso figurato, dico proprio polli. L'ho appena chiesto a un pollo, gli ho chiesto: ma tu lo sai che cos'è il bastone della pioggia, sì?
Risposta convinta: coo, coo!
cioe' ci sono anche ombrelli che sono bastoni della pioggia?
eddino, tessssoro. in poche parole l'avevi scambiato per un ombrello anche tu. cretinofono.
bandini. s'appioggia è bellissimo. comunque secondo me i polli di oggi dicono co co co.
pe(l)la. vabbè, se gli dovete far venire le crisi d'identità, allora ditelo, eh (che poi nell'angolo c'è l'ombrello che sghignazza).
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