la pianta di fragoline è imperialista. si è lanciata alla conquista del terrazzo. produce degli inquietanti tentacoli rossi che puntano dritti verso qualsiasi cosa contenga un po’ di terra, mettono radici, fanno un’altra pianta e poi proseguono alla scoperta dell’universo, per arrivare là, dove nessuna pianta di fragoline era mai giunta prima. ora un tentacolo si sta dirigendo verso il geranio, gerundio presente, che è ovviamente terrorizzato. domani comprerò un po’ di vasi e li sistemerò intorno a quello di frau fragola; è giunto il momento di applicare delle tattiche di blocco, o, visto che kennedy va sempre di moda, di quarantena.
nel frattempo l’aloe e l’alberello socievole hanno deciso per il coming out e vivono abbracciati; una scena che presumo mai e poi mai verrebbe trasmessa da certe reti televisive molto avanti. così avanti che stanno facendo il giro completo e stanno tornando al punto di partenza.
le altre piante invitano gli amici, per cui ormai sulla ringhiera mi ritrovo i rampicanti di quelli del piano di sotto, di quelli accanto, di chiunque. ogni tanto guardo il terrazzo e mi vengono in mente i documentari su come sarebbe il pianeta se questa inutile specie di parassiti che lo abita finalmente si estinguesse. poi mi viene un dubbio. poi penso ad altro.
5 commenti:
Chiunque (come te) sappia rendere avvincente il racconto del ciclo vitale delle piante merita la mia stima imperitura.
prossimamente su questi schermi, incontri ravvicinati del quarto tipo con un'ortica. anticipazioni: ahi.
Ti consiglio anche la menta. Ha una vita parecchio avventurosa.
il nuovo arrivato è un peperoncino. l'ho chiamato parallel universe. per gli amici, pu.
la menta io fossi in te non la terrei. se no poi la gente vede il tuo balcone e pensa: "quella lì sì la menta"
(indovina chi)
(ciao tessssoro)
Posta un commento