ieri
mattina hanno suonato al citofono. ho risposto. una donna mi ha chiesto se
secondo me il mondo poteva essere migliore. le ho detto, sì, il mondo sarebbe
sicuramente migliore se voi borg la piantaste di citofonare alla gente di prima
mattina. o anche in qualsiasi altro orario. lei ha risposto, resistance is
futile, you will be assimilated. le ho detto, certo, certo, intanto iniziate a
pagare l’ici sui cubi, e ho riattaccato. poi, a dirla tutta, che la resistenza
è inutile l’hanno detto prima i dalek, come sa ogni fan del doctor who. tipo
l’albero di natale nano. da quando ha visto lo speciale the runaway bride, dove
un albero di natale (non nano) spara pallocche rosse natalizie esplosive, ha un
nuovo mito e una nuova missione. il che è lievemente preoccupante, visto che
vive nel mio soggiorno.
poi
sono uscita e ho attraversato il parchetto dei tossici, per incontrare il mio
pusher di yogurt al limone. il parchetto dei tossici è pieno di alberi di
mimosa, che ieri avevano un’aria alquanto preoccupata. sarei preoccupata
anch’io, se fossi un albero di mimosa il 7 marzo, presumo.
stamattina
ho finito l’editing dei capitoli fino all’11, e ho osservato preoccupata il 12.
è l’ultimo, e mi ha sempre terrorizzata, perché io in effetti le idee chiare
sulle ombre mica ce le avevo. fino a mezz’ora fa, quando, non so bene come,
credo per gentile intercessione della mia ombra, ho capito. ho capito cosa
succede a dicembre, cosa combina l’eclissi, e anche tutto quello che succede
dopo. dopo il capitolo 12. direttamente in un altro romanzo. ho anche capito
che pretendere di pubblicare un fantasy in italia (pretendere di fare qualsiasi
cosa, ormai, in italia, salvo morire di fame) è lievemente demenziale, e che
quello che davvero devo fare è farlo tradurre in inglese e spedirlo lì. e poi
iniziare a lavorare al seguito, visto che ora è tutto chiaro.
adesso
esco e vado a consolare gli alberi di mimosa del parchetto, e mi piazzo lì
sotto con un cartello con su scritto, not in my name.
3 commenti:
secondo me dopo il capitolo 12 succedono i ringraziamenti. ho indovinato?
comunque fossi in te metterei sotto gli alberi di mimosa un cartello con su scritto "we are 99%"
e.
comunque "inutile resistere" lo dicevano pure i vogon.
deve essere un concetto molto in voga, nello spazio.
invece "la resistenza è inutile" lo dico sempre anche io ogni volta che mi si fulmina una lampadina
(sempre io eh. lo so che non l'avevi capito)
we are the 99%... tu sei un dannato genio.
potrei lanciare lo slogan occupy parchetto dei tossici, ma ho come l'impressione che non avrebbe la stessa valenza rispetto a wall street.
(me comunque alla fine il film tratto da, non mi piacque per niente. anche se zaphod non era male).
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