venerdì 11 febbraio 2011

her red box of memories

nella mia vita c’è anche un armadio reale, tangibile, di legno, oltre a quello portatile con cui vado in giro e in cui mi rinchiudo quando serve. che poi a dire il vero ogni tanto mi chiudo pure nell’armadio di legno. comunque, nella parte superiore a sinistra dell’armadio reale c’è una scatola, e in questa scatola ci sono vari oggetti, un libro, qualche indumento, cose così. di recente, per lavoro, ho dovuto tirare fuori il libro. beh, non è stato male. stavo pensando, forse ora potrei lasciarlo fuori. immetterlo di nuovo nel flusso della vita che scorre, tenerlo fuori dalle scatole che conservano bolle di vita che si è interrotta.
poi mi sono chiesta quante scatole di questo tipo ho (al netto degli scatoloni del trasloco che dopo sei anni ancora non ho aperto), e credo che la maggior parte siano nell’armadio intangibile, quello portatile. e quindi io ogni giorno mi porto appresso parecchio pesantissimo casino. e siccome, come sa chiunque abbia fatto un trasloco, gli scatoloni coi libri sono quelli che pesano di più, credo sia un buon momento per togliere qualche libro anche da quegli scatoloni lì.