domenica 31 agosto 2014

welcome back

non parto mai ad agosto. ogni anno assisto al progressivo svuotamento del palazzo, del quartiere-paese e della mia rete sociale all'inizio del mese, al progressivo riempimento del palazzo, del quartiere-paese e della mia rete sociale alla fine del mese. ogni anno suddivido agosto in tre periodi: prima settimana, qualcuno c'è e qualcuno no; le due settimane a cavallo di ferragosto, non c'è nessuno; la settimana finale, qualcuno c'è e qualcuno no. ogni anno osservo quanto sto rimanendo sola, quanto sto rimanendo meno sola. ogni anno a un certo punto mi sento sola davvero, aspetto l'ultima settimana e poi tiro un sospiro di sollievo. ogni anno. quest'anno no.
quest'anno non ho aspettato che qualcuno tornasse. perché sapevo che qualcuno non sarebbe tornato. quando sai che qualcuno non torna, quando lo sai ma lo stai ancora rielaborando, quando sai che non puoi chiedere a qualcuno di specifico qualcosa di specifico che avrebbe sicuramente saputo, quando sai che anche se diluvierà non ci sarà qualcuno di specifico a chiamarti e chiederti se puoi prendere la copia delle chiavi e andare a casa sua a controllare se ha chiuso la finestra dello studio, quando non ce l'hai nemmeno più la copia delle chiavi, quando sai che qualcuno non torna non fai caso a chi va e chi torna. quando sai che c'è una parte della tua vita in cui sei rimasta sola e basta, non fai molto caso all'essere rimasta sola per un mese. poi comunque le persone partono e tornano a priori, che tu ci faccia caso o no, che tu suddivida i mesi in tre parti o li lasci scorrere.
comunque sono tornati tutti. quasi. più o meno.