lunedì 16 giugno 2014

summertime

...and the livin' is easy. fish are jumping, and the cotton is high...

la primavera è un luogo della mente. l'estate è un luogo che ognuno colloca dove gli pare. 
qui si usa far iniziare l'estate il giorno in cui gatto vomita la prima palla di pelo dell'anno. seguendo delle regole precise: si vomitano palle di pelo solo prima dell'alba, solo sbavando in almeno due posti diversi, solo scegliendo pavimenti che erano stati lavati non più di 24 ore prima, solo accompagnando il tutto con degli ululati che, essendo potenzialmente in grado di svegliare mezzo quartiere, sono sicuramente in grado di svegliare me. infatti mi svegliano. sarebbe preferibile scegliere un momento in cui sono particolarmente in debito di sonno, tipo che sono andata a dormire verso le tre, ma non sempre è possibile, le palle di pelo non stanno ai miei comodi. è meglio se si centrano in pieno scarpe o vestiti lasciati per terra. gatto è l'unico essere che sia capace, in qualche modo, di impormi l'ordine.
quindi, oggi è il primo giorno d'estate. è buio. piove a secchiate. il vento sta facendo sbattere e volare via qualsiasi cosa. ci sono tuoni fortissimi che fanno scattare gli allarmi delle macchine e degli appartamenti. sono tornata a casa due secondi prima che si scatenasse l'inferno, investita da una raffica di foglie, e tra un po' dovrò uscire di nuovo, suppongo in canoa.
ieri pomeriggio, alla fine di tutto questo casino, dalla finestra della cucina si vedeva l'arcobaleno. è stato il primo arcobaleno che ho visto da tanto, tantissimo tempo.
è una figata assoluta, l'arcobaleno.

...so hush, little baby, and don't you cry.
(g. gershwin).