lunedì 13 febbraio 2012

schroeder

schroeder era l’amore non corrisposto di lucy van pelt, e già questo ne fa un eroe. era il piccolo genio del piano, uno della vecchia guardia, fra i primi creati da schulz; che il giorno del compleanno di beethoven (e anche svariate settimane prima) circolava con un cartello in mano per ricordare al mondo, il suo mondo, che quel giorno lì era speciale, perché aveva regalato all’universo musica bellissima.

Ancora oggi non provo dolore per Feiez. Solo gioia, e gratitudine. Per tutto quello che ho imparato da lui e con lui. Non c’era niente di irrisolto, niente di non detto. Sarei potuto morire io un anno prima e non sarebbe cambiato niente. Tutto era al suo posto ed è al suo posto ancora oggi che è cambiato tutto. Con Paolo c’è sempre stata solo pace, e una musica bellissima che fa più o meno così:

(rocco tanica, da “vite bruciacchiate - ricordi confusi di una carriera discutibile”, di elio e le storie tese, bompiani, 2006).