giovedì 1 agosto 2013

get back

ho chiesto a un esperto del settore perché da me gli uomini prima o poi tornano sempre (qualsiasi ruolo abbiano interpretato precedentemente, da amico a ex a poteva essere non è stato ma forse sarà), mentre da tutte le altre donne che conosco non tornano mai. l'esperto del settore mi ha risposto che prima o poi tutti ripensiamo al passato tipo rob fleming; però tornare nella vita di una persona in genere comporta casini, scenate e scazzi del tipo, dove diamine sei stato negli ultimi sette anni e come osi tornare adesso. tornare nella mia no, perché non mi disegnano così: o vi ignoro, o riprendo a chiacchierare da dove eravamo rimasti. l'esperto del settore peraltro è esperto del settore in quanto latitante per un buon numero di anni, e ricomparso all'improvviso dal nulla perché - inserire una motivazione apparentemente valida ma chiaramente incompleta a caso.
in effetti potete scomparire e ricomparire quando vi pare, tanto io faccio lo stesso. solo, io lo so che non si torna nella vita di una persona perché si stava leggendo un libro o guardando un film o bevendo del limoncello e ci è venuta in mente quella persona lì. a me vengono in mente un sacco di persone, in continuazione, qualsiasi cosa faccia, e poi dopo due secondi me le scordo di nuovo. è come con i sogni, che quando sogni qualcuno il significato del sogno con quella persona non c'entra assolutamente niente, dipende da cosa rappresenta, ma è solo un simbolo, non è davvero lei.
ecco, quando tornate nella mia vita, io credo che di me non ve ne importi più di tanto. credo che vi siate persi per strada un pezzo di voi, credo che qualcosa vi stia sbilanciando, credo che abbiate necessità di disordine nel troppo ordine, di irresponsabilità nell'irreprensibilità, di caos nella programmazione. a me va benissimo: non esistere è comodo e deresponsabilizzante. basta saperlo. che io lo so, che non esisto. è se non lo sapete voi, che poi vi incasinate ancora di più. 

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