mercoledì 18 novembre 2009

coscienze andate perse (come lacrime nella pioggia, ovviamente)

una volta mi dilettavo in flussi di coscienza. ora non più, per motivi pratici: la mia coscienza è stata avvistata al largo dei bastioni di orione, dove peraltro ha incontrato il mio pancreas. pare che ogni giovedì sera si vedano per un pokerino e una telesina tra amici; come vele usano quelle delle navi da combattimento in fiamme. che non è proprio comodissimo, ma sicuramente è molto scenografico.
partecipa anche il mio cellulare, quindi il motivo per cui non sto rispondendo né alle telefonate né agli sms non è che non mi va, che sono stanca, che ho la classica botta d’egoismo, che mi interessano solo le persone nuove perché quelle vecchie in questo momento nulla aggiungono e qualcosa tolgono e alcune di loro oltretutto si sono rivelate inutili, ridicole e mediocri, no no. è che ho il cellulare in orbita, davvero. è rimasto chiuso nell’autolavaggio della deep space 9, e ha un auricolare che gli fa contatto con la batteria, e in più gli è entrata una bruschetta betelgeusiana nel display.
va bene, lascio l’ascia. lascio l’ascia, considero la rabbia, resto immobile mentre mi passa sopra e attraverso e va via, e faccio come l’anno scorso, mi iscrivo a un corso di ubriachezza colta (esiste, eh. non si chiama esattamente così ma esiste davvero. e io mi ci iscrivo davvero), vado al cinema, qualcosa mi invento. ah, sì. mi farò cacciare dai centri commerciali e cercherò laghi di palline colorate dedicati a persone che di esami di maturità ne hanno superato solo uno. e pure con un voto basso.

8 commenti:

Pel(l)acani ha detto...

curioso, ho sempre detto teresina.
credo che masse corporee adulte per qualcosa che ha a che fare con Archimede, potrebbero non riveder piu' la luce in lago di palline. ci vogliono palline piu' grandi, ma peserebbo troppo. insomma, non se ne esce. appunto.

Claudio dei Norma ha detto...

Invece di incasinarsi la vita decidendo prima cosa fare secondo un determinato metodo, perché non sbagliare lasciandosi andare a ciò che dice il corpo? In tutti questi anni mi è capitato molto spesso di non sbagliare affatto.
Molto spesso.
Quando succede, però, bisogna avere le (s.)palle di affrontare le conseguenze.
Ma forse è ciò che hai fatto prima del corso della sciamana-vichinga, questo non lo so.
Ho (s.)parlato? In tal caso, come non detto.
Troppo facile, eh?

Bandini ha detto...

Anche nuotare aiuta. A me mi aiuta.
Dài che facciamo il tifo per te, e non è una malattia, e non è neanche quello degli stadi, no, è una roba affettuosa. Si può dire affettuosa su Internet?

(s.) ha detto...

pe(l)la. ho detto teresina per anni, finché un esperto non mi ha aspramente redarguita. allora ho iniziato a dire telesina, e sono stata cazziata da un altro esperto. ora faccio una volta uno una volta l'altro. comunque archimede non ragionava in termini di dimensioni parallele. e nemmeno di pallette colorate. figuriamoci di pallette colorate parallele.

cla. io sbaglio un po' in tutti i modi. alterno, come telesina/teresina. almeno non mi annoio.

bandini. e mi iscrivo in piscina, giusto. si può dire, però piano. comunque, o hai cambiato mail o quella che hai rimbalza la gente, sappilo (cioè, la gente. rimbalza me).

Mario Pe(l)lacani ha detto...

se ti rimbalza forse stai entrando in empatia con le pallette. e' un piccolo passo avanti

(s.) ha detto...

oppure anche la mail di bandini sta giocando a teresina (con la erre) con gli altri.

peppermind ha detto...

Ok.
Mi sembra tuttapposto.
("non fuzniona internet!"
-ruimore di tasti pigiatia caso-
"OK! Tuttapposto!"
"Mah... non fuinziona ancora..."
"tu, tu, tu, tu...")

(Se non rispondo più non è perché ho cambiato sesso per via di una rara carta dei tarocchi estratta per errore da mia zia, ma perché il tuo dannato cellulare ha subito effetto fionda dall'orbita dell'autolavaggio, ha forato la mia finestra e susseguentemente la mia tempia)

(s.) ha detto...

no no. quella che ti ha preso in pieno era la mail di bandini. si vedeva benissimo, eh.