domenica 30 giugno 2013

sunday morning

certe mattine si illuminano presto, ed è un bene, perché hai solo pochi minuti. perché la prima a entrare è l'alba, ma poi arrivano i suoni dentro e i rumori fuori, quello che ti preoccupa e chi taglia la siepe, quello su cui non sai decidere e chi lava il balcone, e le voci sono così invadenti, le altrui e le proprie.
non c'è inquietudine al tuo fianco, forse fantasmi, ma quella è un'altra canzone. e non hai mai ragionato in termini di anni buttati, e neanche di mesi, e hai sempre pensato che tutto porta da qualche parte; del resto vivi in un vicolo, un passaggio stretto tra due mondi, i vicoli sono piccoli tra i palazzi alti, sono bui, mentre ci sei non ti lasciano capire dove stai andando, ed è questo che li rende immensi.
e se hai una sensazione che non vuoi sapere, riguarda altro, e se stai cadendo, è per le strade che non hai attraversato. che ci sono persone che ti chiamano in silenzio, lo vedi, e se non rispondi è perché non sai che dire, in effetti da dire non hai nulla, tu non ti sei spostata, non vai cercata perché ti trovi esattamente dov'eri, e forse il problema è questo. ma non è niente.

2 commenti:

Bandini ha detto...

È nei vicoli bui che certe volte si trovano varchi per strade che nella luce non si vedono.

(s.) ha detto...

(li sto cercando).