giovedì 8 agosto 2013

talk baby talk - day 9, 10, 11

causa avverse condizioni climatiche, con booster siamo passate dal running al walking, e dal walking al talking. è una pratica inspiegabilmente non riconosciuta come attività sportiva, che consiste nel fare qualche metro trotterellando, rendersi conto che non ce la si può fare, optare per la camminata veloce, rallentare progressivamente e iniziare a raccontarsi gli ultimi pettegolezzi sulla strana coppia che ha appena traslocato nel palazzo d'angolo. di questo passo, a ottobre, più che alla deejayten, ci iscriveremo alla radioserva-e-poi-hai-saputo-che.
io oltretutto ho i crampi, che fa molto sportivo serio. prima che qualche anima bella mi scriva tutta una serie di mail ispirate su stretching e riscaldamento, vorrei chiarire che ho i crampi da ferma: mi vengono  a casa mentre mi preparo il caffè, o dopo aver steso il bucato, o mentre riguardo the it crowd o black books, che mi mancano tanto (pare che io abbia un debole per le serie ambientate a londra con protagonista un irlandese). non so se avete un programma di stretching da fare prima di preparare la moka, in caso lo aspetto con trepidazione.
comunque non ci limitiamo a spettegolare, durante i nostri cinque chilometri di ex run ex walk ora talk baby talk. io elargisco ricette per pasta zucchine e filetti di sgombro, lei mi racconta di quando in quella strada a destra non osavano entrarci nemmeno le macchine della polizia (booster è autoctona del quartiere-paese, io sono arrivata pochi anni fa, quando già aveva iniziato ad assomigliare a un posto più o meno civilizzato), insieme osserviamo l'umanità varia che ci circonda.
è un'umanità da borgata stanziale, mista ai nuovi complessi residenziali per professionisti, con una percentuale di immigrati altissima. un'umanità molto umana. un'umanità letteraria, a cui non devono aver detto che pasolini è morto, perché a volte sembra di girare per le baracche del dopoguerra del tiburtino; un'umanità cinematografica, qui dove per cinema si intende scola, in cui c'eravamo tanto amati riesce a fondersi con la terrazza; un'umanità in cui alla fine del mese o non ci si è arrivati mai o ci si arriva sempre e comunque, perché le vie di mezzo non sono contemplate. e noi la tagliamo per cinque chilometri ogni volta, come in un lunghissimo piano sequenza, come se non ne facessimo parte, come se fossimo i narratori onniscienti di quella che invece non è altro che una collettiva autobiografia.

2 commenti:

Bandini ha detto...

Sali minerali. Assumine contro i crampi. A tempo determinato, naturalmente.

(s.) ha detto...

si sta
come d'estate
nei muscoli
il magnesio.