lunedì 15 luglio 2013

walk baby walk - 5

c'è sempre una strana memoria dell'essersi fatti male; un riposizionamento di tutto il corpo non solo quando c'è il dolore, ma anche e soprattutto dopo, quando tutto dovrebbe essere passato. se ti rompi un metatarso, se ti sloghi una caviglia, avrai difficoltà a scendere le scale anche quando ormai tutto sarà ricomposto e la muscolatura sarà tornata a funzionare normalmente. perché, semplicemente, hai paura. è qualcosa di estremamente facile da capire e accettare se hai zoppicato per due mesi; ti guardi scendere i gradini con cautela, alla ricerca di un appoggio, e sai che è normale, che è umano, che poi passa. perché tu non ti riconosca, o non ti conceda di riconoscerti, questo diritto alla memoria del dolore, anche al di fuori dei traumi fisici, è uno dei problemi su cui dovresti lavorare. se qualcosa ti ha fatto male, hai diritto (dovere) al riposo. poi, devi passare un lungo periodo di esercizi di stretching e riscaldamento, senza andare a correre. poi, puoi ripartire con la camminata veloce. poi, puoi correre.
sono in fase camminata veloce, e vado con booster. con booster scopriamo nuovi percorsi, chiacchieriamo un sacco anche se non abbiamo fiato, spettegoliamo su tutto il quartiere-paese e anche qualche quartiere limitrofo, spizziamo i runner, i runner spizzano noi (ognuna di noi in realtà pensa, "spizzano me") (per i non romani, spizzare qualcuno è un modo di guardarlo; ai giocatori di poker sarà abbastanza chiaro, per quanto difficilmente un giocatore di poker ammicchi ai propri assi, e se lo fa, beh, lasciasse perdere il poker, non fa per lui).
la cosa veramente buffa, però, è che, delle due, è booster che ha paura. perché non si è ancora buttata, e non vuole passare dalla camminata veloce al running. io, al solito, annego la paura nell'incoscienza, perché a leggere harry potter ho imparato che la paura peggiore è quella della paura stessa. ci ho grandi maestri filosofici, ebbene sì. riddikulus!

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